La presenza di acqua, salvo circostanze eccezionali (ad esempio in emulsioni) è indesiderabile negli oli lubrificanti.
La soluzione dell’acqua nei prodotti petroliferi è molto bassa e varia con il tipo d’olio e la temperatura; generalmente è dell’ordine dello 0.005% a temperatura ambiente per la maggior parte degli oli lubrificanti nuovi.
Negli oli lubrificanti usati il contenuto di acqua può essere notevolmente superiore in quanto alcune sostanze contaminanti (v. demulsività) tendono a trattenere l’acqua nell’olio formando delle emulsioni più o meno stabili.
La determinazione del contenuto in acqua si esegue col metodo ASTM D 95 che consiste nel distillare in apposito apparecchio l’acqua contenuta nell’olio insieme ad un determinato solvente che facilita l’estrazione dell’acqua.
I vapori acqua-solvente vengono raffreddati e condensati e cadono in una trappola graduata dove l’acqua si separa dal solvente e può essere misurata mentre il solvente ritorna, a mezzo di un sifone, a miscelarsi con l’olio per essere ulteriormente distillato insieme all’acqua residua.
Tale processo viene interrotto quando il livello dell’acqua separata nella trappola graduata non aumenta più. L’acqua viene espressa come percento in peso del campione di olio.
Con questo metodo si possono determinare contenuti in acqua che non siano di molto inferiori allo 0.1%.